L’EDUCAZIONE OGGI - la pedagogia del bosco
Con il corso del tempo, il modo in cui le persone piccole crescono è cambiato; ai giorni d’oggi la scuola, edificio composto da aule, è il luogo prestabilito per la loro crescita. Un luogo progettato e costruito per accogliere bambini e bambine, un luogo che salvaguarda, protegge ma allo stesso tempo delimita, separa dal mondo che c’è.

Viviamo un periodo storico complesso e frenetico, la tecnologia ci distoglie dal mondo reale e le persone piccole hanno sempre meno spazio di esplorare e conoscere il mondo in maniera autonoma. Le persone adulte, disorientate e spaventate da questa complessità, si sentono chiamate a costruire spazi sicuri in cui il rischio e il dolore sono da evitare. I contesti e le relazioni educative sono programmate, tutto viene definito: cosa imparare, come farlo, quali obiettivi raggiungere. I bisogni delle più piccole sono anticipati e spesso le persone adulte si sostituiscono nella gestione delle relazioni ed emozioni che i bambini e le bambine vivono. Non c’è spazio e tempo per vivere con le persone, l’importante è fare. Ma cosa vuol dire educare? Dal latino Educĕre, trarre fuori, condurre fuori.
La pedagogia del bosco ha origine nel movimento delle scuole scandinave che promuovono lo stare fuori "pioggia o sole che sia", a partire dal valore della friluftsliv ("vita all'aria aperta"). Questa filosofia ha dato via ai primi Asili itineranti e Asili del bosco negli anni'50 in Danimarca e Svezia, per poi espandersi dagli '90 in Inghilterra, in Germania, negli Stati Uniti, in Canada e progressivamente in moltissime parti del mondo, compresi Giappone, Singapore e Italia. In ogni paese questo tipo di esperienze prendono sfumature diverse, a seconda del contesto socio-culturale, del coinvolgimento delle istituzioni e ovviamente dell'ambiente.
Nonostante le differenze nell'applicazione in diversi paesi, sono emersi come capisaldi di questa visione pedagogica e del mondo l'importanza del gioco spontaneo e della relazione con il selvatico nei percorsi di apprendimento per persone piccole e grandi. Il ruolo della persona adulta viene rimesso in discussione e riletto sulla base di una visione dei bambini come competenti e portatori di una spinta interiore alla socialità e all'apprendimento che diventa il motore principale dell'esperienza.
